lunedì 7 maggio 2012

MORTAL KOMBAT

  ultimate mortal kombat 3

 giunge su Apple Store nella sua forma più anonima. Pregio principale del titolo del '95, era il presentare un cast completo delle star del brand, tutte ritrovatesi per combattere nelle arene più celebri della saga sino a giungere alla sfida finale con il colossale Shao Kahn. La versione proposta agli utenti Apple manca totalmente della completezza che rese UMK3 una pietra miliare del mondo videoludico. Solo nove sono gli eletti selezionabili, meno della metà del titolo originale: un numero imbarazzante considerando il fatto che, com'è noto, il moveset dei personaggi di Mortal Kombat è storicamente identico per tutti gli sfidanti, fatto salvo per le mosse speciali, il che avrebbe reso semplice l'introduzione di un numero molto superiore di fighter con il minimo sforzo, a maggior ragione se pensiamo che l'introduzione dei modelli poligonali dei character vada ad eliminare del tutto la necessità di rifare la mole di lavoro “fotografico” fatta nel '90.
Tutte le novità introdotte nella versione DS, come il Puzzle Kombat sono state dimenticate, tanto da lasciare nelle mani del giocatore un titolo assolutamente più scarno delle versioni per portatili concorrenti, e persino meno interessante del titolo originale. A disposizione, infatti, troviamo solamente la modalità Arcade cosi com'era quindici anni fa, un multiplayer accessorio, una modalità sopravvivenza scontata e un'unica interessante variante al tema, chiamata Shao Karnage, che mette un invulnerabile giocatore contro un altrettanto immortale Shao Kahn, con l'unico scopo di colpire il muscoloso boss accumulando più punti possibili nei 99 secondi a disposizione.






Mortal Kontrols
L'esordio su una periferica touch avrebbe potuto dare vita a meccaniche innovative e divertenti, per nulla considerate invece dagli sviluppatori. Se pensavate di poter realizzare una Fatality infierendo con le dita sul corpo del vostro avversario, resterete sicuramente delusi: non solo non v'è alcuna novità in tal senso, ma neppure i controlli base sono implementati con sufficiente cura. Entrambe le soluzioni proposte, a 6 tasti originali o a 5, semplificati, si contraddistinguono per scarsa sensibilità sia del joystick virtuale che dei pulsanti azione. Vi troverete spesso a premere più volte lo stesso tasto per realizzare mosse basilari, probabilmente accumulando abbastanza frustrazione da decidere di passare al controllo semplificato, il cui pregio è solamente quello di proporre un tasto unico per la realizzazione di special e fatality, altrimenti impossibili con il joypad. In entrambi i casi, comunque, non viene limitata nè la scarsa sensibilità, nè il rischio di premere l'icona sbagliata, spauracchio presente a causa della dimensione limitata dei tasti e dalla loro disposizione ravvicinata, per fortuna quantomeno modificabile a piacimento. Totalmente assente un supporto valido per l'accelerometro, il giroscopio o lo stesso touch screen, quindi: tutte possibilità di introdurre qualcosa di interessante, completamente scartate senza alcun tentativo di sorta.




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