MORTAL KOMBAT
ultimate mortal kombat 3
giunge su Apple Store nella sua forma
più anonima. Pregio principale del titolo del '95, era il presentare un
cast completo delle star del brand, tutte ritrovatesi per combattere
nelle arene più celebri della saga sino a giungere alla sfida finale con
il colossale Shao Kahn. La versione proposta agli utenti Apple manca
totalmente della completezza che rese UMK3 una pietra miliare del
mondo videoludico. Solo nove sono gli eletti selezionabili, meno della
metà del titolo originale: un numero imbarazzante considerando il fatto
che, com'è noto, il moveset dei personaggi di Mortal Kombat è
storicamente identico per tutti gli sfidanti, fatto salvo per le mosse
speciali, il che avrebbe reso semplice l'introduzione di un numero molto
superiore di fighter con il minimo sforzo, a maggior ragione se pensiamo che l'introduzione dei modelli poligonali dei character vada ad eliminare del tutto la necessità di rifare la mole di lavoro “fotografico” fatta nel '90.
Tutte le novità introdotte nella versione DS, come il Puzzle Kombat
sono state dimenticate, tanto da lasciare nelle mani del giocatore un
titolo assolutamente più scarno delle versioni per portatili
concorrenti, e persino meno interessante del titolo originale. A
disposizione, infatti, troviamo solamente la modalità Arcade cosi
com'era quindici anni fa, un multiplayer accessorio, una modalità
sopravvivenza scontata e un'unica interessante variante al tema,
chiamata Shao Karnage, che mette un invulnerabile giocatore
contro un altrettanto immortale Shao Kahn, con l'unico scopo di colpire
il muscoloso boss accumulando più punti possibili nei 99 secondi a
disposizione.
Mortal Kontrols
L'esordio su una
periferica touch avrebbe potuto dare vita a meccaniche innovative e
divertenti, per nulla considerate invece dagli sviluppatori. Se
pensavate di poter realizzare una Fatality infierendo con le dita
sul corpo del vostro avversario, resterete sicuramente delusi: non solo
non v'è alcuna novità in tal senso, ma neppure i controlli base sono
implementati con sufficiente cura. Entrambe le soluzioni proposte, a 6
tasti originali o a 5, semplificati, si contraddistinguono per scarsa
sensibilità sia del joystick virtuale che dei pulsanti azione. Vi
troverete spesso a premere più volte lo stesso tasto per realizzare
mosse basilari, probabilmente accumulando abbastanza frustrazione da
decidere di passare al controllo semplificato, il cui pregio è
solamente quello di proporre un tasto unico per la realizzazione di
special e fatality, altrimenti impossibili con il joypad. In entrambi i
casi, comunque, non viene limitata nè la scarsa sensibilità, nè il
rischio di premere l'icona sbagliata, spauracchio presente a causa della
dimensione limitata dei tasti e dalla loro disposizione ravvicinata,
per fortuna quantomeno modificabile a piacimento. Totalmente assente un
supporto valido per l'accelerometro, il giroscopio o lo stesso touch
screen, quindi: tutte possibilità di introdurre qualcosa di
interessante, completamente scartate senza alcun tentativo di sorta.
Molto bello,mi è servito...
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