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La campagna è affrontabile con una squadra di altri 3 amici/bot e ognuno può contare su una classe differente con proprie caratteristiche. Le classi disponibili sono in tutto 6, ciascuna rappresentata dal suo personaggio: Beltway (Demolizioni), Four Eyes (Scienziato), Bertha (Medico), Vector (Ricognizione), Spectre (Sorveglianza), Lupo (Assalto). Queste non sono personalizzabili nell'aspetto (se non dopo aver acquistato appositi DLC), e si sviluppano in maniera piuttosto libera, grazie all'impiego dei punti esperienza guadagnabili tanto offline che online. Il gameplay è caratterizzato principalmente da elementi vecchia scuola, come la salute che non si rigenera (è possibile curarsi tramite le care erbe verdi, o richiedendo l'aiuto del compagno medico), ma integra anche un intuitivo sistema di coperture "alla Gears of War”, con la differenza che per appoggiarsi ai muri basta premere la freccia direzionale verso la copertura prescelta. La campagna è disseminata di piccoli oggetti collezionabili che, portati in appositi terminali, vengono convertiti in punti esperienza e sbloccano gli artwork nel menu principale.
Le modalità di Resident Evil: Operation Raccoon City però non finiscono qui. In aggiunta alla già citata co-op a quattro giocatori, è presente una corposa sezione in multiplayer competitivo con alcune modalità interessanti. Oltre al classico deathmatch e a una sorta di cattura la bandiera, abbiamo una modalità chiamata Eroi in cui il giocatore impersonerà i più famosi personaggi della saga, impegnati contro le forze della Umbrella, e la modalità Sopravvissuti il cui obiettivo è quello di raggiungere un elicottero entro 7 minuti per evacuare la città. Sull'elicottero però non ci sarà spazio per tutti, perciò solo i più veloci potranno portare a termine la missione e salvarsi.• Il ritorno a Raccoon City - La cosa più bella di Resident Evil: Operation Raccoon City è sicuramente la scelta di tornare all'ambientazione di Raccoon City. Durante lo svolgimento dell'azione, il giocatore ritrova tutti i luoghi cari dei primi giochi, nemici compresi: dalla stazione di polizia al Municipio, dall'ospedale ai laboratori della Umbrella. Sebbene questo sia ufficialmente uno spin-off, a mio parere può rientrare a pieno titolo tra i veri Resident Evil, quelli che proseguono con il tema dell'infezione e lasciano gli alieni nel dimenticatoio dei cliché cinematografico/videoludici.
• La modalità co-op - Essendo un titolo principalmente incentrato sul multiplayer, la modalità co-op non può che essere un punto di forza di Resident Evil: Operation Raccoon City. L'unica nota stonata in questo aspetto è l'assenza di uno split-screen, che ci obbliga a puntare obbligatoriamente sull'online. Complessivamente comunque l'esperienza risulta divertente, con un'ottima differenziazione delle classi e degli stili di gioco
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